Nell’ultimo post
parlavamo di salute. Sempre l’OMS ha dichiarato la salute come un diritto
fondamentale di ognuno di noi, e come tale va garantito. Quindi ogni Stato deve
garantire l’assistenza sanitaria al fine di preservare lo stato di salute
psico-fisica dei propri cittadini.
Cosa fa lo stato
italiano per garantire il diritto al benessere psicologico? Fornisce alle ASL
le figure dell* psicolog* e dell* psicoterapeuta.
Si può quindi
accedere al servizio tramite pagamento di ticket. Gli ambulatori offrono un
percorso con un numero limitato di sedute a prezzi molto inferiori rispetto
alla media.
Quindi il
maggiore vantaggio del servizio pubblico è il prezzo contenuto.
(Per quanto riguarda Brescia, il servizio èdisponibile nelle ASL per
ciò che concerne alcune aree specifiche, il resto è affidato ai CentriPsico-sociali gestiti dell’Ospedale Civile )
Ha però anche
qualche svantaggio. Vediamo quali:
-
Potrebbero esserci tempi d’attesa lunghi;
- Non è possibile scegliere l* psicolog*: ogni ASL/Presidio
assegna il professionista territorialmente, quindi in base alla residenza dell’utente;
-
A volte le ASL affidano il servizio psicologico ai
Centri di Salute Mentale/Centri Psico-sociali, frequentati anche da persone
soggette a patologie mentali gravi o medio-gravi. Sono numerosi gli utenti che
si sono sentiti a disagio in questo tipo di ambiente, sentendosi equiparati ai
“matti” e non sentendosi tutelati nella privacy.
Molte persone
quindi preferiscono usufruire di un* psicolog*/psicoterapeuta privato.
E qui inizia il
bello (e il brutto) della nostra categoria.
Oggi, spesso e
volentieri, andare in privato richiede una spesa notevole; per cui, in molti rinunciano a questo tipo di percorso per realistiche questioni economiche.
In più, la crisi
che ha colpito le finanze di tutto il mondo ha peggiorato il bilancio di tutte
le famiglie. Per cui, chi ce lo fa fare di andare dallo psi?! oggi come oggi è
prioritario arrivare a fine mese. Andare dall* psicolog* è diventato un
lusso!!!
Da queste
constatazioni è nato un nuovo modo, una nuova cultura, nel mondo “degli psi”:
la psicologia low-cost. Alcun* professionist* (purtroppo ancora troppo poch*)
hanno deciso di abbassare le proprie tariffe per dare modo anche a chi ha
possibilità economiche ridotte, di accedere ad un percorso psicologico o
psicoterapeutico.
Io e alcun* collegh* abbiamo deciso di abbracciare questo tipo di pensiero per rendere la psicologia
un bene comune e non un lusso di pochi.
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